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I benefici economici della gestione dei rifiuti di imballaggio da parte di CONAI nel 2020 hanno raggiunto il valore di un miliardo e 274 milioni di euro. Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel presentare il suo Rapporto di sostenibilità, che come ogni anno quantifica le performance ambientali e sostenibili del sistema. Un valore complessivo che è la somma di diverse voci. Il Rapporto è stato presentato nell'ambito di Ecomondo, l'esposizione italiana della green economy alla fiera di Rimini. Industria italiana Nei primi otto mesi del 2021 il manifatturiero italiano ha completato il percorso di ripianamento delle perdite subite ad inizio pandemia. La fase di ripresa proseguirà nei prossimi mesi, consentendo al fatturato di portarsi, a fine anno, su livelli superiori al 2019, sia a prezzi costanti (+0.8%) sia soprattutto a prezzi correnti (+9.3%). E' quanto emerge dalla centesima edizione del rapporto sui settori industriali realizzato da Intesa Sanpaolo insieme a Prometeia. La fase finale dell'anno sarà ancora improntata al recupero dei livelli di attività, come implicito nell'andamento degli indici di fiducia, ma su ritmi che andranno affievolendosi, soprattutto in termini tendenziali, nel confronto con una seconda metà del 2020 che era già stata di brillante ripresa. Nel complesso, per il 2021 si stima un incremento dell'11.2% del fatturato a prezzi costanti, che andrà a chiudere il gap sul pre-Covid (+0.8%), e del 20.6% a prezzi correnti (+9.3% sul 2019). La nuova circolare dell'Inps in tema di disabilità Il 14 ottobre l'Inps ha pubblicato una comunicazione, la numero 3495 del 14 ottobre a firma del direttore generale Gabriella De Michele - in cui si dice che dal 14 ottobre 2021 in poi "l'assegno mensile di assistenza di cui all'articolo 13 della legge n. 118/1971, sarà liquidato, fermi restando tutti i requisiti previsti dalla legge, solo nel caso in cui risulti l'inattività lavorativa del soggetto beneficiario". In sostanza, i disabili se vogliono essere attivi e lavorare, devono rinunciare all'assegno di invalidità. Se invece vogliono tenersi l'assegno da 287,09 euro al mese per 13 mesi, allora non devono lavorare. Dove per lavorare si intende che non possono avere neanche un lavoretto minimo: negli scorsi anni era stato tollerato un lavoro al massimo da 400 euro al mese per non superare il tetto di reddito annuale, compatibile con l'assegno di invalidità, da 4.931 euro all'anno. Un cortocircuito che rischia di lasciare ai margini migliaia di persone affette da disabilità non grave dal 74% al 99%, impedendo loro di integrarsi socialmente a meno di rinunciare al sostegno a cui hanno diritto. Ospiti: Luca Ruini, Presidente CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, Gregorio De Felice, capo economista e responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, Avv. Giampiero Falasca, esperto di lavoro, firma de Il Sole 24 Ore.