Papà, giochiamo ai videogame?

Share:

I Padrieterni

News


Nella puntata di questa settimana de "I Padrieterni", Federico Taddia e Matteo Bussola ci portano nel mondo dell'adolescenza delle nostre figlie e dei nostri figli, parlando di videogiochi, social network e programmazione informatica. Apriamo la puntata con una domanda che noi genitori ci poniamo sempre durante l'adolescenza dei nostri figli: perché mio figlio si vergogna di me? Spesso noi padri non sappiamo come reagire al loro cambio di comportamento durante questa fase della crescita. Capiamo come affrontarlo con Lucía Becce, psicologa specializzata in psicoterapia a orientamento psicoanalitico, presidente dell'associazione Telemaco di Trieste del network Jonas Italia. Sempre durante l'adolescenza, le nuove generazioni di giovani sono solite chiudersi nel guscio digitale. Molti ragazzi si isolano sui social network site e nello sconfinato mondo dei videogiochi, da quelli in console, fino a quelli online. I social e i videogiochi sono davvero ostacoli al dialogo fra genitori, figli e figlie adolescenti? O possono essere validi alleati? Cerchiamo di capirlo con Matteo Locatelli, uno dei pedagogisti del canale Youtube "Uscita di emergenza", nel quale fornisce consigli su come i genitori possono affrontare i temi digitali con figli e figlie. A proposito di temi digitali, quante volte noi padri ci siamo resi conto che siamo impreparati nel campo della programmazione informatica, settore che è sempre più di interesse per le nuove generazioni? Possiamo instaurare un percorso di crescita e dialogo in questo campo con i nostri figli, leggendo insieme a loro la collana "Pazzi per il coding" del Sole 24 Ore, in uscita da giovedì 27 maggio per cinque settimane. L'autrice della collana Monica Umberta Oriani Cauduro, programmatrice da più di venti anni, ci dà alcuni consigli. Alcune settimane fa è uscito il libro "Non perderti niente" del famoso cantautore Luca Barbarossa, nel quale racconta anche del rapporto con la famiglia e con i suoi figli. Nostro ospite, ci spiega quanto la musica li ha legati. Chiudiamo la puntata con la storia di Antonio Amatruda e Francesco Amatruda. Antonio è il papà, titolare di una storica pizzeria di Treviso. Un giorno ha lanciato una sfida a suo figlio Francesco, affermando che fosse impossibile inventare un macchinario capace di produrre una pizza buona come quella fatta a mano. Francesco, invece, con grande sorpresa e stupore di suo padre, lo ha fatto: ha inventato ben due macchinari, i cui brevetti sono in attesa di approvazione.